26 maggio, 2008

Ochei Napulitan - primo giorno


Per noi che vogliamo fare gli Americani il passaggio per Napoli è obbligatorio.

Ho preso il treno mercoledì scorso (21 maggio) da Torino Porta Nuova e, dopo la notte in cuccetta, mi sono recato ad un centro analisi di Napoli dove ero prenotato per la visita medica per conto del consolato Americano.

Sono arrivato al centro analisi alle 7:30 e quasi subito ci hanno chiesto il passaporto. Il corridoio del centro analisi dove eravamo ammassati era zeppo di gente. Quel giorno c'erano almeno 50 persone prenotate. Da quel che ho capito questa cosa la fanno una volta alla settimana. Quindi ogni settimana al giovedì fanno le visite mediche e il venerdì i colloqui in consolato.

Dopo un po' mi hanno chiamato, breve colloquio in cui hanno verificato che avessi tutte le vaccinazioni necessarie e le mie malattie passate. Poi ho pagato (ovviamente) e mi hanno rimandato ad aspettare.

Qualche decina di minuti e mi hanno chiamato per una normale visita medica generica, attesa e chiamata per prendere il sangue (gli unici esami sono per l'AIDS e la Sifilide).

Poi altra attesa (e siamo già oltre le 11) e chiamata per i raggi X al torace.

Dopo questo sono andato a mangiare qualcosa: una pasta pomodoro capperi e olive particolarmente buona e a fare una passeggiata. Il quartiere intorno non era particolarmente bello ma il tempo era ottimo: sole e caldo.

Altra attesa... fino alle 17. Senza dirci nulla, solo aspettare.

Poi vengono a darci le radiografie e le fatture e a dirci di trovarci tutti il giorno dopo alle 8:00 in consolato indipendentemente dall'ora in cui avevamo l'appuntamento.

Probabilmente vedendo quante persone c'erano si sono spaventati e si stanno organizzando. Al consolato, il venerdì, non vogliono andare a casa troppo tardi.

Finalmente me ne posso andare da questo laboratorio di analisi e posso recarmi all'ostello.

Avevo prenotato una camera all'ostello della gioventù di Napoli (che si trova dietro la stazione di piedigrotta). Cosa dite? Cosa centro io con un'ostello della gioventù? Ma io sono giovane dentro! Profondamente dentro!

L'idea dell'ostello si è rivelata una scelta felicissima: è a pochi passi dal consolato Americano, è carino e confortevole.

Alla sera sono andato a mangiare una pizza con mozzarella di bufala, poi una passeggiata per vedere dove è effettivamente il consolato americano e poi finalmente a dormire.

Ero abbastanza sfiancato, a parte la notte in cuccetta che non è particolarmente confortevole, la giornata in attesa mi ha veramente sfibrato.

E domani in consolato per la consegna dei documenti e il colloquio con il console.

Nella foto: il luogo della lunga attesa.

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